Artigianato d'Eccellenza

La ceramica salentina

Ceramica Salentina

La Ceramica Salentina Blog March 6, 2025 artigianatodecc La ceramica salentina, in particolare quella di Cutrofiano, rappresenta una delle eccellenze artigianali della Puglia. Questo centro, situato nel cuore del Salento, vanta una tradizione secolare nella lavorazione dell’argilla, grazie alla presenza di ricchi giacimenti nel territorio circostante. Il nome stesso “Cutrofiano” deriva dal greco “cutra” (vaso) e dal verbo “fio” (fabbricare), sottolineando l’antico legame con l’arte ceramica. Storia e Tradizione La lavorazione della ceramica a Cutrofiano ha origini antiche, risalenti all’epoca romana. Nel corso dei secoli, l’abilità degli artigiani locali ha portato alla creazione di manufatti di alta qualità, rendendo Cutrofiano uno dei principali centri ceramici del Salento. Oggi, il paese è riconosciuto come “Città della Ceramica”, titolo conferito dall’Associazione Italiana Città della Ceramica. Caratteristiche delle Ceramiche Le ceramiche di Cutrofiano si distinguono per l’uso di smalti vivaci e decorazioni tradizionali. Tra i prodotti tipici spiccano brocche, piatti, vasi e i caratteristici “pumi”, simboli portafortuna della tradizione pugliese. Il “pumo” rappresenta un bocciolo di fiore, simbolo di prosperità e fecondità, ed è spesso utilizzato come elemento decorativo su balconi e facciate delle abitazioni. Laboratori e Produzione A Cutrofiano operano numerosi laboratori artigianali che mantengono viva la tradizione ceramica, offrendo sia oggetti decorativi che ceramiche d’uso quotidiano. Tra questi, la “Nuova Colì s.r.l.” è una delle aziende più rappresentative, con una lunga storia nella produzione di ceramiche artistiche. Se ti piace questo articolo potresti anche essere interessato a leggere sulla tessitura a mano e il ricamo nel Leccese. Museo della Ceramica Per valorizzare e preservare la tradizione ceramica locale, è stato istituito il Museo della Ceramica di Cutrofiano. Fondato nel 1985, il museo raccoglie e custodisce terrecotte tradizionali prodotte dai vasai del luogo, raccontando attraverso le ceramiche la vita quotidiana delle comunità tradizionali del Salento. Conclusione La ceramica di Cutrofiano rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore, testimone di una tradizione artigianale che continua a vivere grazie alla passione e alla maestria degli artigiani locali. Visitare questo borgo significa immergersi in una realtà dove arte e tradizione si fondono, offrendo al visitatore l’opportunità di scoprire manufatti unici e di grande bellezza.

La tessitura a mano e il ricamo

Tessitura e ricamo

La Tessitura a Mano e il Ricamo Blog March 6, 2025 artigianatodecc La tessitura a mano e il ricamo rappresentano pilastri fondamentali dell’artigianato tradizionale nel Salento, in particolare nella provincia di Lecce. Queste arti, tramandate di generazione in generazione, riflettono la ricca eredità culturale della regione e continuano a essere praticate con passione e dedizione.​ La Tessitura a Mano nel Salento Storicamente, la tessitura nel Salento era un’attività prevalentemente femminile, svolta all’interno delle mura domestiche. Le donne utilizzavano antichi telai in legno, spesso realizzati con legno d’ulivo, per creare tessuti destinati all’uso quotidiano e al corredo familiare. Questa pratica richiedeva abilità, pazienza e una profonda conoscenza delle tecniche tradizionali. Un esempio significativo di promozione dell’arte tessile nel Salento è rappresentato dalla “Scuola di Casamassella”, fondata nel 1901 da Carolina Starace De Viti. Questa istituzione si dedicava all’insegnamento della tessitura e del ricamo, contribuendo alla diffusione e alla valorizzazione di queste arti nel territorio. Nonostante l’avvento della produzione industriale, la tessitura artigianale ha mantenuto la sua rilevanza nel Salento. Oggi, laboratori e cooperative continuano a utilizzare telai tradizionali per creare tessuti pregiati, combinando design contemporaneo e tecniche ancestrali. Il Ricamo Salentino Il ricamo è un’altra espressione artistica profondamente radicata nella cultura salentina. Le ricamatrici locali, con l’ausilio di ferri, uncinetti e tombolo, hanno dato vita a stoffe finemente lavorate di incredibile valore. Alcune ancora conservano il tradizionale telaio salentino a pedali, tramandando quest’antica conoscenza di madre in figlia. Un esempio emblematico è il “punto Maglie”, una tecnica di ricamo sviluppata nella cittadina di Maglie, che ha acquisito notorietà grazie all’abilità delle ricamatrici locali. Questa tecnica è caratterizzata da motivi intricati e una precisione esecutiva che rendono ogni pezzo unico. La tradizione del ricamo nel Salento è talmente radicata che a Castrignano dei Greci è stato istituito il Museo del Ricamo a Mano, dei Pizzi e dei Merletti, dedicato alla conservazione e alla promozione di queste antiche arti. Se ti piace questo articolo potresti anche essere interessato a leggere sull’arte della lavorazione a mano della ceramica Salentina. Preservazione e Valorizzazione delle Tradizioni Tessili Oggi, diverse iniziative mirano a preservare e valorizzare le tradizioni tessili del Salento. Laboratori artigianali, scuole e associazioni culturali offrono corsi e workshop per trasmettere queste competenze alle nuove generazioni, garantendo la continuità di un patrimonio culturale inestimabile. In conclusione, la tessitura a mano e il ricamo nel Salento non sono solo espressioni artistiche, ma rappresentano anche un legame profondo con la storia e l’identità culturale della regione. La dedizione degli artigiani locali assicura che queste tradizioni continuino a prosperare, offrendo al mondo manufatti di straordinaria bellezza e valore culturale.

Il ferro battuto

Ferro Battuto

Il Ferro Battuto Blog March 6, 2025 artigianatodecc La lavorazione del ferro battuto nel Salento è una tradizione artigianale che affonda le sue radici nei secoli passati, rappresentando una delle espressioni più autentiche dell’arte locale. Questa pratica ha contribuito in modo significativo all’abbellimento di chiese, palazzi e abitazioni private, evolvendosi nel tempo pur mantenendo intatte le tecniche tradizionali.​ Origini e Storia La lavorazione del ferro battuto nel Salento ha una lunga tradizione che risale ai secoli XVI e XVII, quando gli artigiani locali iniziarono a decorare portali di palazzi e chiese con elementi in ferro battuto. Questa tradizione è stata tramandata di generazione in generazione, mantenendo vive le tecniche tradizionali di lavorazione del ferro. ​ Tecniche Tradizionali di Lavorazione Le tecniche di lavorazione del ferro battuto nel Salento sono rimaste pressoché invariate nel corso dei secoli. Gli artigiani utilizzano strumenti tradizionali come incudini, martelli e forge per modellare il ferro reso incandescente. La forgia, un forno aperto a carbone, riscalda il ferro fino a renderlo morbido e malleabile, permettendo agli artigiani di plasmarlo in forme decorative e funzionali. Se ti piace questo articolo potresti anche essere interessato a leggere sull’arte della lavorazione a mano della cartapesta nel Leccese. Applicazioni e Prodotti Nel corso dei secoli, l’arte del ferro battuto ha abbellito chiese e palazzi nel Salento. Oggi, questa tradizione si evolve nella creazione di nuovi stili e manufatti, sempre nel rispetto delle tecniche produttive tradizionali. Incudini, martelli e forge sono ancora oggi gli strumenti utilizzati nell’artigianato salentino per lavorare il ferro. Botteghe Artigiane nel Salento Il Salento ospita numerose botteghe artigiane specializzate nella lavorazione del ferro battuto, dove la tradizione si fonde con l’innovazione per creare pezzi unici. Ecco alcune delle più rinomate:​ La Bottega del Ferro: Situata a Squinzano (LE), questa azienda vanta oltre 30 anni di esperienza nella realizzazione di cancelli, ringhiere e grate in ferro battuto. Ogni pezzo è realizzato con competenza e professionalità, garantendo prodotti di alta qualità. ​ Fratelli Costa: Con sede a Maglie (LE), l’azienda è specializzata nella lavorazione di metalli e ferro battuto. Gli esperti maestri artigiani creano prodotti su misura, combinando funzionalità ed estetica per soddisfare le esigenze dei clienti. Beccaletto: Questa azienda esegue lavorazioni in ferro battuto utilizzando metodi tradizionali. Le barre di ferro vengono riscaldate nella forgia fino a temperature elevate, permettendo agli artigiani di modellarle nelle forme desiderate. Conclusione La lavorazione del ferro battuto nel Salento rappresenta una tradizione artigianale che unisce maestria e forza, trasformando il ferro in opere d’arte funzionali e decorative. Le botteghe artigiane del territorio mantengono vive le tecniche tradizionali, adattandole alle esigenze moderne e contribuendo a preservare un patrimonio culturale di inestimabile valore.

La pietra leccese

Pietra Leccese

La Pietra Leccese Blog March 5, 2025 artigianatodecc La pietra leccese è una roccia calcarea tipica del Salento, nota per la sua facilità di lavorazione e per il ruolo centrale che ha svolto nell’architettura barocca leccese. Questa pietra ha contribuito in modo significativo alla creazione di opere d’arte, elementi architettonici e oggetti d’arredo, rendendo la lavorazione della pietra una delle espressioni più autentiche dell’artigianato locale.​ Caratteristiche e Composizione La pietra leccese è una calcarenite marnosa risalente al periodo miocenico, composta principalmente da carbonato di calcio sotto forma di granuli di calcare e cemento calcitico. Accessoriamente, può contenere glauconite, quarzo, feldspati, fosfati e sostanze argillose come caolinite, smectite e clorite. Questa composizione le conferisce una grana fine e una colorazione che varia dal bianco al giallo paglierino. Una delle peculiarità della pietra leccese è la sua malleabilità al momento dell’estrazione: appena cavata, è tenera e facilmente lavorabile, ma con l’esposizione all’aria e agli agenti atmosferici diventa progressivamente più dura e resistente. Questa caratteristica la rende ideale per la realizzazione di dettagli architettonici complessi e decorazioni intricate tipiche del barocco leccese. Estrazione e Diffusione La pietra leccese affiora naturalmente dal terreno e viene estratta da cave a cielo aperto, profonde fino a cinquanta metri, diffuse su tutto il territorio salentino, in particolare nei comuni di Lecce, Corigliano d’Otranto, Melpignano, Cursi e Maglie. La facilità di estrazione e lavorazione ha favorito il suo impiego massiccio nell’architettura locale. Utilizzi Storici e Moderni Storicamente, la pietra leccese è stata utilizzata sia in campo architettonico che scultoreo. La sua lavorabilità ha permesso la creazione di fregi, capitelli, pinnacoli e rosoni che decorano molti dei palazzi e delle chiese di Lecce, come il Palazzo dei Celestini e l’adiacente Basilica di Santa Croce, la Chiesa di Santa Chiara e il Duomo. Oltre all’architettura religiosa e civile, la pietra leccese è stata impiegata nella realizzazione di menhir, dolmen e sculture risalenti all’epoca romana, testimonianza della sua lunga tradizione d’uso nel territorio salentino. In epoca contemporanea, la pietra leccese continua a essere apprezzata per la sua versatilità. Viene utilizzata per rivestimenti, cornici, capitelli, camini, statue e oggettistica in genere. La sua capacità di assumere nel tempo una tipica tonalità calda la rende ideale per la costruzione di dimore eleganti e per l’arredamento di interni ed esterni. Se ti piace questo articolo potresti anche essere interessato a leggere sull’arte della lavorazione del ferro battuto a mano nel Leccese. Manutenzione e Conservazione La natura porosa della pietra leccese la rende sensibile all’azione degli agenti atmosferici, all’umidità e allo smog. Per proteggerla e conservarla nel tempo, in passato veniva trattata con latte vaccino o caprino: il lattosio, penetrando nelle porosità, creava uno strato impermeabile che preservava la pietra. Oggi esistono prodotti specifici per la sua impermeabilizzazione e manutenzione, garantendo la durabilità delle opere realizzate con questo materiale. La pietra leccese rappresenta dunque un elemento distintivo dell’identità culturale e artistica del Salento, unendo tradizione e innovazione in un connubio che continua a affascinare e ispirare architetti, artisti e artigiani.

La cartapesta leccese

La Cartapesta Leccese Arte e Tradizione

La Cartapesta Leccese: Arte e Tradizione Blog March 5, 2025 artigianatodecc La cartapesta leccese è una delle più affascinanti espressioni dell’artigianato pugliese e ha reso la città di Lecce celebre per la sua capacità di trasformare materiali poveri in autentiche opere d’arte. Questa tecnica artigianale, tramandata da generazioni, continua a vivere nelle botteghe del centro storico, dove abili maestri cartapestai mantengono viva una tradizione secolare. Origini e Storia della Cartapesta a Lecce L’arte della cartapesta ha radici antiche, ma si sviluppò in modo significativo tra il XVII e il XVIII secolo. In quel periodo, Lecce era un importante centro religioso, con una forte richiesta di statue e decorazioni per chiese e processioni. Tuttavia, scolpire statue in marmo o legno risultava troppo costoso e impegnativo, motivo per cui si cercò una soluzione più economica e leggera: la cartapesta. Grazie alla facilità di lavorazione e alla leggerezza del materiale, gli artigiani poterono realizzare grandi sculture per le chiese e le processioni religiose senza le difficoltà logistiche legate ai materiali più pesanti. Nel tempo, la cartapesta leccese divenne sempre più raffinata, con dettagli e finiture che imitavano perfettamente le statue in legno o in marmo. Tecniche di Lavorazione La creazione di una statua in cartapesta segue un processo complesso, che richiede abilità e precisione. Le fasi principali sono: Struttura di base – L’artigiano inizia con un’anima in filo di ferro o canna di legno, che funge da scheletro per la statua. Questo permette di definire la posizione e le proporzioni dell’opera. Applicazione della cartapesta – La carta viene immersa in una miscela di acqua e colla di farina (o colla di coniglio), poi applicata strato dopo strato sulla struttura, modellando progressivamente le forme. Asciugatura e indurimento – La statua viene lasciata asciugare al sole o vicino a fonti di calore. Una volta asciutta, diventa sorprendentemente resistente. Modellazione dei dettagli – Gli elementi più piccoli, come mani, volti ed espressioni, vengono creati separatamente e incollati al corpo della statua. Qui entra in gioco la maestria dell’artigiano, che con strumenti semplici modella i dettagli più minuziosi. Colorazione e finitura – Dopo una base di gesso per uniformare la superficie, la statua viene dipinta con colori a tempera o acrilici e successivamente rifinita con vernici protettive. Spesso vengono aggiunti dettagli dorati o inserti in tessuto per rendere le statue ancora più realistiche. Usi e Applicazioni La cartapesta leccese è stata storicamente utilizzata per la creazione di: Statue sacre – Immagini di santi, Madonne e figure religiose destinate a chiese e processioni. Presepi artistici – Figure di cartapesta per presepi artigianali di grande pregio. Decorazioni barocche – Elementi ornamentali per interni ed esterni di chiese e palazzi. Oggetti d’arte e souvenir – Negli ultimi decenni, la cartapesta si è adattata al mercato turistico, dando vita a piccole sculture, maschere e opere decorative vendute nelle botteghe artigiane di Lecce. I Grandi Maestri della Cartapesta Leccese Uno dei nomi più celebri della tradizione cartapestaia leccese è Antonio Malecore, considerato un pioniere della cartapesta artistica. Le sue opere si distinguono per la straordinaria espressività e la precisione nei dettagli. Altri maestri rinomati che hanno segnato la storia di questa arte includono Pietro Surgente e Raffaele Caretta, i cui lavori si possono ancora ammirare in diverse chiese del Salento. Oggi, le botteghe del centro storico di Lecce continuano a tramandare questa tradizione. Alcuni laboratori artigianali offrono dimostrazioni dal vivo, permettendo ai visitatori di osservare da vicino le fasi della lavorazione e di acquistare opere uniche. Se ti piace questo articolo potresti anche essere interessato a leggere sulla tessitura e il ricamo a mano nel Leccese. La Cartapesta Oggi: Tra Tradizione e Innovazione Se un tempo la cartapesta era strettamente legata alla produzione di statue sacre, oggi questa tecnica è stata reinterpretata in chiave moderna. Molti artigiani realizzano sculture dal design contemporaneo, integrando materiali innovativi e nuove tecniche di decorazione. Inoltre, la crescente attenzione per l’eco-sostenibilità ha favorito il ritorno all’uso di materiali naturali, rendendo la cartapesta una forma d’arte ancora più attuale e rispettosa dell’ambiente. Nonostante i cambiamenti del tempo, la cartapesta leccese continua a essere un simbolo dell’identità artistica della città, unendo storia, artigianato e creatività in un connubio unico.

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